Walt Disney un Sognatore? NO! Altro che Sognatore…
Walt Disney è stato un grande imprenditore, fallito e rialzatosi decine di volte, ma che i suoi sogni non li ha mai tenuti custoditi in un cassetto, ma sempre ben in vista nelle sue librerie, sulle scrivanie, sugli scaffali, in modo che potesse sempre lavorarci su, essere concentrato su essi e non farsi mai distrarre!
“Se puoi sognarlo, puoi farlo!” Amava dire…ma anche “La differenza tra un sogno ed un progetto è…una data!”.
Ecco perché Walt Disney è uno dei miei Coach di riferimento. Celebre è il suo metodo delle tre stanze:
La stanza della Creatività, la cui parola d’ordine era “Io voglio”, lasciava vagare la fantasia, generava le idee più bizzarre e stravaganti.
Nella stanza della Realizzazione, al motto “Come farlo”, le selezionava, le modificava e le organizzava nello storyboard (altra sua geniale invenzione).
Nella stanza della Critica, infine, una piccola stanza nel sottoscala, il cui slogan era “Cambiare”, Walt analizzava il progetto nel suo insieme, sviscerava le varie componenti, evidenziava carenze e criticità.
Dopo la stanza della Critica, si rientrava nella stanza della Creatività ripercorrendo il ciclo fino a compimento del Progetto.
Egli era al tempo stesso Sognatore, Realista e Critico, ma sapeva scindere i tre momenti e dava libero spazio all’immaginazione!
P.S.: Se vuoi leggere anche il post precedente su Leonardo Da Vinci, clicca qui: http://www.robertodistefano.net/leonardo-da-vinci-i-miei-coach-di-riferimento-13-2